Rinascimento Sostenibile: L'Armonia tra Arte, Scienza e Natura
Come Brunelleschi e altri artisti innovatori hanno rivoluzionato l’arte e anticipato i principi della sostenibilità.
Geniali, discontinui, innovatori…. In un’unica parola Sostenibili. Chi sono? Sono gli artisti del Rinascimento italiano.
Nella storiografia il termine “Rinascimento” indica il periodo storico, artistico e culturale che si sviluppò in Italia (dapprima a Firenze) e si diffuse nel resto dell’Europa nei secoli XV e XVI, caratterizzato dall’affermarsi di un nuovo ideale di vita e dal rifiorire degli studi e delle arti. Tra i massimi esponenti di questo periodo storico annoveriamo Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Tiziano, il Caravaggio e molti altri.
Un’altra figura di grande rilievo del Rinascimento italiano fu quella di Filippo Brunelleschi che, nel corso della sua lunga vita, è stato tanto cose, nell’ordine: un architetto, un ingegnere, uno scultore, un matematico, e perfino scenografo. Figlio di un affermato notaio, Brunelleschi nacque a Firenze nel 1377 e fin da giovanissimo dimostrò grande abilità nel coniugare la creatività alla tecnica. Egli in particolare riuscì a mettere insieme il calcolo matematico alla sublimità dell’estetica e a sviluppare un concetto di spazio e prospettiva del tutto nuovo, diventando un iniziatore del Rinascimento fiorentino e, quindi, un anticipatore dell’età moderna.
Il 7 agosto 1420 (anno in cui, per molti storici, iniziò ufficialmente il vero Rinascimento italiano) fu posta la prima pietra della cupola di Santa Maria del Fiore, i cui lavori furono affidati allo stesso Brunelleschi e a Lorenzo Ghiberti, che erano stati scelti dopo un lungo iter di selezione avviato ben due anni prima.
Per la sua costruzione furono impiegati milioni di mattoni incastrati fra di loro a “spina di pesce” ponteggi aerei e molti maestri muratori, Il risultato finale fu un’imponente cupola. Una cupola che pare ergersi verso il cielo con inaudita leggerezza senza, ancora oggi, lasciar trapelare nessuno dei segreti della sua costruzione.
In precedenza, abbiamo fatto riferimento all’innovazione apportata da questi artisti, innovazione che è sinonimo di Sostenibilità, pensiamo per un attimo al mondo di oggi, un mondo che si confronta con sfide sempre più urgenti, come il cambiamento climatico, la scarsità delle risorse naturali e la perdita di biodiversità, la Sostenibilità non è solo una scelta, ma un’innovazione necessaria.
Le Organizzazioni, i governi e le comunità che abbracciano la Sostenibilità stanno trovando nuove strade per:
Ridurre l’impatto ambientale, sviluppando tecnologie pulite, ottimizzando i processi produttivi, utilizzando fonti energetiche rinnovabili e riducendo la quantità di rifiuti.
Incrementare l’efficienza delle risorse: Ottimizzando l’utilizzo di materiali, acqua ed energia, promuovendo l’economia circolare e adottando modelli di consumo più responsabili.
Migliorare la qualità della vita: Creando città più vivibili, promuovendo un’agricoltura più sostenibile e tutelando la biodiversità per il benessere delle generazioni presenti e future.
Tornando all’Italia rinascimentale, sebbene il concetto di Sostenibilità non fosse esplicitamente definito e sebbene la Sostenibilità fosse spesso motivata da fattori economici e sociali oltre che da preoccupazioni ambientali, tuttavia, l’approccio degli artisti di quel periodo dall’utilizzo di determinati materiali, alla rappresentazione spasmodica della natura nelle loro opere dimostra una sensibilità verso l’ambiente che rimane rilevante ancora oggi. Le opere di Brunelleschi, in particolar modo, riflettono principi che possiamo associare ad un approccio sostenibile all’architettura e all’ingegneria.
L’innovazione e l’ingegno introdotti da Brunelleschi nel tentativo di ridurre l’impatto ambientale delle sue opere, sono rintracciabili proprio nella costruzione della Cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. Lo stesso Brunelleschi progettò e costruì la cupola della Cattedrale senza l’ausilio di armature esterne o di centine in legno. Questa innovativa tecnica ridusse notevolmente la quantità di materiali necessari per la costruzione e l’impatto ambientale del progetto.
Oltre alla costruzione della Cupola, Brunelleschi perfezionò la tecnica delle volte a vela, grazie all’utilizzo di mattoni disposti a spina di pesce per creare una struttura leggera e resistente. Tale tecnica permise di ridurre il peso delle sue strutture e la quantità di materiali necessari, diminuendo l’impatto ambientale.
Inoltre, Brunelleschi era noto per il suo ingegno nel riciclare e riutilizzare materiali provenienti da edifici demoliti o scarti di lavorazione. Un approccio che ridusse al minimo gli sprechi e l’estrazione di nuove risorse.
A caratterizzare l’attività dell’Artista fiorentino furono anche l’utilizzo di materiali locali come pietra e laterizio che erano facilmente reperibili e riducevano la necessità di trasportare materiali su lunghe distanze.
Un altro tema legato per certi versi alla Sostenibilità nell’architettura e nell’edilizia riguarda l’utilizzo della luce naturale, Brunelleschi sfruttava abilmente la luce naturale nelle sue architetture, massimizzando l’illuminazione interna e riducendo, ad esempio, l’utilizzo delle lampade ad olio. Grandi lampade che utilizzavano olio vegetale o animale come combustibile ma che erano più costose delle candele e richiedevano, inoltre, molta attenzione al fine di evitare incendi.
Oltre all’aspetto pratico e ingegneristico, l’opera di Brunelleschi riflette, come già accennato, anche una profonda sensibilità estetica per la bellezza e la proporzione. Le sue forme eleganti e le sue strutture armoniose non solo dimostrano una maestria tecnica, ma creano anche edifici che sono piacevoli da vedere e che si inseriscono con grazia nel paesaggio urbano.
Concludendo, benché Brunelleschi non abbia espressamente affrontato il tema della sostenibilità nel senso moderno del termine, le sue opere offrono numerosi spunti di riflessione su come progettare e costruire edifici in modo da minimizzare l’impatto ambientale, utilizzando materiali locali e durevoli, integrandosi con il contesto esistente e sfruttando le risorse naturali in modo efficiente.
La sua attenzione all’innovazione, all’ingegno e alla bellezza ha lasciato un’eredità duratura che continua a ispirare architetti e ingegneri di tutto il mondo.