Reti relazionali, impegno concreto e trasparenza per il futuro!
Nel mondo odierno, la presenza di reti relazionali è essenziale per la diffusione di politiche sulla Sostenibilità. Le organizzazioni devono sempre più impegnarsi concretamente per raggiungere una Vera Sostenibilità, basata su azioni concrete e trasparenza.
Come in ogni campo, anche in quello professionale le reti relazionali ricoprono un ruolo fondamentale. Ad esempio, a livello individuale, attraverso l’interazione con persone diverse ampliamo i nostri orizzonti, apprendiamo nuove idee e guardiamo il mondo da diverse prospettive. Inoltre, a livello sociale, le reti relazionali possono facilitare la diffusione di nuove idee, la collaborazione per la risoluzione di problemi complessi e la mobilitazione per il cambiamento sociale.
Tale importanza è stata sottolineata anche dal Presidente della Scuola Etica Leonardo, il Prof. Mauro Pallini, in occasione del Congresso organizzato dal Polo Innovativo di Brescia.
Infatti, di fondamentale importanza per il coronamento della nostra mission, ovvero sviluppare una Cultura per la Sostenibilità che abbracci le tre dimensioni della stessa e che sia fondata sullo standard internazionale SRG 88088, sono i Facility Point. Essi costituiscono il network SRG 88088 in Italia, una rete di professionisti, studi professionali e aziende che promuovono i sistemi di gestione per la sostenibilità ESG-SRG ai fini della certificazione e dello sviluppo della cultura per la Sostenibilità.
Oggi entrare a far parte della nostra rete capillare vuol dire essere un partner attivo della Sostenibilità italiana, facendo parte del più grande network di Professionisti per la Sostenibilità presente nel Bel Paese.
L’essere Facility Point si sostanzia nell’essere facilitatori di percorsi virtuosi volti all’aumento della c.d. Resilienza aziendale, attraverso:
- La capacità di trattenere i lavoratori all’interno dell’azienda
- Lo sviluppo di nuove competenze
- Una presenza più massiccia sui mercati
- Un’innovazione più ampia dei processi aziendali
Tutte caratteristiche che portano alla creazione, da parte delle Organizzazioni, di un maggior benessere collettivo grazie alla guida di una governance lungimirante.
Durante l’intervista concessa dal nostro presidente in occasione del Convegno, puntale è stato il riferimento ad un cambiamento radicale della prospettiva da parte delle Organizzazioni. Cambiare visione, scrivendone una nuova a tinte ESG.
Si è parlato anche di come divulgare nel migliore dei modi la cultura per la Sostenibilità. Sotto questo aspetto, tutte le Organizzazioni sono chiamate a rinnovare le proprie competenze con uno sguardo fisso ai bisogni delle generazioni future.
A riguardo, infatti, lo scorso 19 maggio ha già rappresentato per l’Italia l’Overshoot Day, ovvero quel giorno nel quale gli italiani hanno consumato interamente le risorse prodotte nel Belpaese nell’intero anno. Un dato preoccupante, ma siamo ahinoi in buona compagnia, poiché il giorno nel quale l’intera umanità consumerà interamente le risorse prodotte dal pianeta (L’Earth Overshoot Day) è fissato solamente al 27 luglio.
Questi dati allarmanti non fanno altro che confermare il bisogno dell’adozione, a tutti i livelli, di una visione innovativa. Visione in linea con l’ambizioso Programma sulla Sostenibilità dell’ONU stilato nel 2015. Crediamo infatti che l’elaborazione dei 17 SDGs ONU rappresentino il più grande e rivoluzionario progetto ideato dalle Nazioni Unite.
Abbracciare un nuovo modo di fare impresa incentrato sui principi dettati dall’ONU è, inoltre, un’esigenza sempre più irrinunciabile specie per le Organizzazioni che operano all’interno dell’Ue. A livello comunitario la Direttiva CSRD e l’elaborazione degli ESRS rappresentano la chiave per dare una svolta al modo di pensare, ponendo al centro delle politiche aziendali il grande tema dello sviluppo sostenibile.
Infine, nell’interessante intervista, il focus è stato posto sull’importanza di raggiungere una Vera Sostenibilità.
Il Prof. Pallini ha fatto riferimento ad una nuova tendenza riscontrabile nelle Organizzazioni, ossia una sempre più spasmodica corsa ad essere Sostenibili a tutti i costi.
Questo trend si sostanzia, sempre più, nella produzione indiscriminata di documenti sulla Sostenibilità, caratterizzati da un’estetica accattivante, con immagini suggestive e dati numerici che attestano l’impegno delle organizzazioni in materia di sostenibilità. Tutte promotrici di politiche ambientali e sociali di alto valore sociale agli occhi degli stakeholder di riferimento.
Tuttavia, l’obiettivo primario di un documento volto a dimostrare l’impegno verso la Sostenibilità ESG di un’organizzazione (come ad esempio la Rendicontazione Societaria di Sostenibilità) non risiede nella sua bellezza estetica, bensì nella sua veridicità e attendibilità. In altre parole, il documento deve contenere esclusivamente informazioni concrete relative alle azioni intraprese dall’organizzazione in materia di aspetti ambientali, sociali e di governance connessi alle sue politiche aziendali.
Solo adottando tale approccio le organizzazioni potranno evitare la trappola del Greenwashing (o, come preferiamo definirlo, ESGwashing), acquisendo il coraggio di comunicare in modo trasparente la propria realtà senza ricorrere ad affermazioni o promesse irrealistiche e irrealizzabili. In parole semplici, se non si è ancora in grado di dimostrare concretamente il raggiungimento di un obiettivo di sviluppo sostenibile, è preferibile dichiarare onestamente la situazione, impegnandosi a centrare l’obiettivo in futuro. In questo modo si guadagnerà la credibilità agli occhi degli stakeholder.
La verità, come recita il proverbio, ripaga sempre.